Sofocle introdusse molteplici innovazioni nell’aspetto esteriore della tragedia: egli portò ad esempio da 2 a 3 gli autori, dando dunque maggior sviluppo al dialogo. Si potevano comporre in tal modo azioni più complicate ed ottenere maggiori effetti drammatici, che derivavano dal contrasto dei caratteri.
Rispetto ad Eschilo, poi, Sofocle presentò sempre nei concorsi drammatici tre tragedie indipendenti, cioè non collegate tra loro in trilogie.
L’ultima innovazione nella tragedia di Sofocle è rappresentata dall’aumento da 12 a 15 del numero dei coreuti e del perfezionamento dell’apparato scenico.
Come già accennato, il nostro tragediografo prende dal mito la materia delle sue tragedie, ma la svolge con uno spirito diverso, prediligendo quei miti che offrono situazioni commoventi, conflitti di passioni e di caratteri. Un abile intreccio rende più complicata l’azione, che procede senza intralci, dalle prime scene sino al punto culminante, in modo da tenere sempre vivo l’interesse dello spettatore.