Marco Aurelio fu il successore di Antonino Pio e governò Roma dal 161 al 180 d.C.. Tra il 161 ed il 169 d.C. Marco Aurelio associò al trono Lucio Vero, costituendo una diarchia, forma che sarà molto apprezzata - ed abusata - dai suoi successori. Nel 161 d.C. dovette affrontare un'invasione dei Parti: i due generali Lucio Vero ed Avidio Cassio nel 166 d.C riuscirono a riconquistare Ctesifonte, capitale dei Parti. Una nuova minaccia all'impero fu portata da Quadi, Marcomanni e Sarmati, che sfondarono il limes danubiano. La controffensiva romana, scatenata dal 172 al 175 d.C., ebbe l'indesiderato effetto della diffusione a Roma della peste, portata dallo stesso Vero dall'oriente. Cassio tentò una rivolta, che fu domata da Marco Aurelio. Nel 180 d.C. Marco Aurelio morì a Vindobona (oggi Vienna), ormai anziano e stanco, mentre si trovava impegnato nell'ennesima campagna militare per difendere i confini dell'impero - qualcuno suggerisce che sia morto anch'egli di peste. Con lui si chiude il secolo d'oro dell'Impero.
Vedi anche: Biografia di Marco Aurelio