Il periodo che va dal 1200 all'800 a.C. circa prende il nome di Medioevo ellenico; è in quest'epoca che intervennero numerosi cambiamenti nella civiltà greco, come l'introduzione dell'uso del ferro e la comparsa in arte del cosiddetto "stile geometrico". Le cause di questa fase di decadenza sono tuttora discusse: si parla di cause naturali, imputabili ad una prolungata siccità, di una crisi interna, dovuta ad una serie di rivolte, oppure di problemi legati ad un'invasione dal nord ad opera dei Dori. L'invasione dei Dori va sotto il nome di "prima colonizzazione" ( 1100 - 800 a.C. ). In seguito all'invasione, il continente fu suddiviso in una serie di piccoli regni governati da un basileus, che veniva ricompensato con il temenos (terreno comune, in seguito recinto sacro) in base a leggi divine, dette themistes.
In seguito il potere passò nelle mani di un gruppo di famiglie nobili, detto
ghenos - facevano discendere le proprie remote origini dagli dei stessi -, che andò a formare un consiglio di aristocratici, cui si affiancò l'assemblea degli uomini liberi ed adatti alle armi; a questi due gruppi decisionali spettava il diritto di fare proposte e creare leggi per le città: si passò progressivamente dal
themistes al nomos. In questo modo nacque l'unità caratteristica di tutta la civiltà greca propriamente detta, cioè la polis, voluta dalla solidarietà dei cittadini in nome di un'obbedienza alle leggi comuni ed ispirata all'istituzione preesistente delle cosiddette
anfizionie, cioè le leghe dei vicini in previsione delle guerre.