Le proposizioni consecutive si costruiscono mediante la congiunzione ut ( negazione ut non ), seguita dal verbo al modo congiuntivo presente, imperfetto o perfetto, non subordinato alla consecutio temporum, ovvero indipendentemente dal tempo della reggente.
Esempio: Tam callidus erat, ut urbem solus per dolum expugnaverit
Quando si voglia indicare una sproporzione tale da indurre una conseguenza ( Esempio: sono troppo grande per ... ), l'espressione consecutiva si costruisce nel seguente modo:
maior sum ... quam ut ... seguita da congiuntivo, come per un'usuale consecutiva
Espressioni tipiche con senso consecutivo sono le seguenti:
Tantum abest ut + completiva, ut + consecutiva = essere tanto lontani dal ... che...
Esempio: Tantum abest ut nolimus contra nos scribi, ut nos ipsi optemus
In eo est ut ... = essere al punto di
Esempio: In eo est ut imperatoris morte malimus
Est ut ... = Si dà il caso che ...
Esempio: Est ut princeps mortuus sit
Raramente si può trovare la congiunzione quin ( con principale negativa ) con valore di
qui non, quod non o ut non
Esempio: Nemo tam strenuus quin mortem timeat - ... da non aver paura della morte