Organizzò spettacoli molto spesso stupendi e sontuosi, non solo all’Anfiteatro, ma anche al Circo Massimo. E lì fece eseguire, oltre alle solenni corse di bighe e quadrighe, anche un doppio combattimento terrestre ed a cavallo; tuttavia nell’Anfiteatro organizzò persino un combattimento navale. Inoltre spettacoli di gladiatori e cacce anche notturne, illuminate dalle torce; e non solo combattimenti fra uomini, ma anche fra donne. Inoltre con le cariche di questore – che, un tempo trascurate, aveva fatto tornare ad essere importanti – fu sempre così presente da dare il potere al popolo di richiedere il bis del suo spettacolo e di introdurre quelli più nuovi con splendore regale. Creò combattimenti navali delle flotte quasi al completo, dopo aver fatto scavare e costruire un lago vicino al Tevere, e stette a guardare sino alla fine dello spettacolo, pur sotto una pioggia scrosciante.
Testo originale
IV. Spectacula assidue magnifica et sumptuosa edidit non in amphitheatro modo, uerum et in circo; ubi praeter sollemnes bigarum quadrigarumque cursus proelium etiam duplex, equestre ac pedestre, commisit; at in amphitheatro nauale quoque. Nam uenationes gladiatoresque et noctibus ad lychnuchos; nec uirorum modo pugnas, sed et feminarum. Praeterea quaestoriis muneribus, quae olim omissa reuocauerat, ita semper interfuit, ut populo potestatem faceret bina paria e suo ludo postulandi, eaque nouissima aulico apparatu induceret. Edidit nauales pugnas paene iustarum classium, effoso et circumscructo iuxta Tiberim lacu, atque inter maximos imbres perspectauit.