Tempus erat cum hominum vita sine ulla lege, fera atque animi importunitatis serva esset, cum neque praemium ullum bonis neque poena quidem malis esset. Homines autem leges ad coercendum aptas constituisse mihi videntur, ut domina iustitia esset atque iniustitiam ut servam haberet : poena afficiebatur, si quis erraret cum autem leges impediere quominus facinora publice per vim committerent; ea vero clam faciebant, tum sapiens atque mente praeditus quidam deos esse finxisse mortalibus mihi videtur, ut metus quidam malis inicieretur si quid vel clam facerent, dicerent sive cogitarent. Abhinc igitur deus daemon immortali vita accensus habitus est, mente sentiens, videns, cogitans, haec exaudiens atque divina natura imbutus, qui omnia e mortalibus dicta audiret quique omnia facta videre posset. Sic igitur primum aliquem puto mortalibus suasisse ut daemonum genus esse existimarent.
Ci fu un tempo in cui la vita degli uomini non era governata da alcuna legge, e giaceva selvaggia e schiava della malvagità dell’animo, mentre nessun premio esisteva per i probi, né alcuna pena per gli empi. Mi sembra tuttavia che gli uomini abbiano inventato leggi adatte a creare degli obblighi, perché la giustizia esercitasse un ruolo da padrona ed avesse come sua schiava l’ingiustizia: si colpiva con una pena chi commetteva qualcosa di sbagliato, mentre le leggi impedivano che i delitti venissero perpetrati con la forza pubblicamente. Tuttavia gli uomini li commettevano di nascosto, allora un saggio dotato di straordinaria intelligenza – a mio avviso – finse per i mortali che esistessero gli dei, perché negli empi si infondesse la paura, se solo avessero fatto, detto o finanche pensato qualcosa di nascosto. Così, il dio venne ritenuto un demone infiammato di vita immortale, intelligente, dotato di vista, dotato di pensiero, interessato in queste vicende e pervaso di una natura divina, che potesse ascoltare ogni parola pronunciata dai mortali ed osservarne ogni azione. In questo modo – penso – un uomo per primo convinse i mortali a credere all’esistenza del genere dei demoni.