Erodoto, Storie

 

Creso, re dei Lidi ( Storie, I, 6 )

Testo originale

I, 6. Creso era della stirpe dei Lidi, figlio di Aliatte e sovrano delle genti che stavano al di qua del fiume Halys, che, scorrendo da meridione attraverso Siria e Paflagonia, sfocia a settentrione nel mare detto Eusino [il Mar Nero]. Questo Creso, primo tra i barbari che conosciamo, costrinse alcuni Greci al pagamento di un tributo ed altri li trasformò in alleati. Assoggettò Ioni, Eoli e Dori d’Asia e prese invece per alleati i Lacedemoni. Prima del regno di Creso, tutti i Greci erano liberi. La spedizione dei Cimmerii che era giunta in Ionia e che era anteriore a Creso, infatti, non si risolse con l’assoggettamento delle città, ma con saccheggi e ruberie.

 

Gli antenati di Creso ( Storie, I, 7 )

Testo originale

I, 7. Il potere che apparteneva agli Eraclidi, dunque, giunse in questo modo alla stirpe di Creso, detta dei Mermnadi: era re di Sardi Candaule, che i Greci chiamano Mirsilo, discendente di Alceo figlio di Eracle. Agrone figlio di Nino figlio di Belo figlio di Alceo divenne – primo tra gli Eraclidi – re di Sardi, mentre Candaule figlio di Mirso fu l’ultimo. Quelli che prima di Agrone avevano regnato su questa regione erano discendenti di Lido figlio di Atys, dal quale prendeva il proprio nome l’intero popolo lidio, detto in precedenza Meonio. Gli Eraclidi, che avevano ricevuto da costoro il diritto a regnare, si impadronirono del potere – loro che discendevano da una schiava di Iardano e da Eracle – in seguito ad un oracolo, regnando per 22 generazioni, 505 anni, tramandandosi il potere di padre in figlio, fino a Candaule figlio di Mirso.

 

Un presagio di sventura ( Storie, I, 13 )

Testo originale

I,13. Ottenne così il regno e fu confermato dall'oracolo di Delfi. Poichè infatti i Lidi consideravano orribile la morte di Candaule, e si erano armati, i partigiani di Gige e tutti gli altri Lidi si accordarono così: se l'oracolo avesse scelto lui per essere re dei Lidi, egli avrebbe regnato, se no, avrebbe restituito il potere agli Eraclidi. L’oracolo lo designò, e così Gige divenne re. Tuttavia la Pizia predisse che gli Eraclidi avrebbero avuto vendetta nel quarto discendente di Gige. Di tali parole né i Lidi né i loro sovrani si dettero alcun pensiero, prima che si avverasse.