Cultura Greca e mondo Cristiano

    E’ possibile intendere lo sviluppo storico della religione cristiana nei primi secoli come un processo continuo di “traduzione” delle sue fonti, teso a dare al mondo una comprensione sempre più profonda. Questo processo ebbe inizio quando i primi Evangelisti, risalendo ai più antichi resoconti orali o scritti dei detti e delle opere di Gesù, li tradussero dall’originale aramaico in greco, adattandoli alla forma attuale.

 Un ulteriore passo avvenne quando uno scrittore come Luca, fornito di una migliore cultura greca, trovò manchevoli sia nella lingua che nella presentazione del materiale quelle primitive traduzioni e tentò di adeguare la loro forma al suo più alto livello culturale. Tuttavia la traduzione in quel senso letterale era solo un primo sforzo di restituire il senso delle parole originarie : presto venne richiesta una nuova specie di interpretazione, per concentrarsi sui problemi fondamentali del Cristianesimo.

All’inizio queste “interpretazioni” si mossero nell’ambito delle categorie ebraiche della Legge, dei Profeti e della tradizione messianica di Israele : dopo non molto, tuttavia, si tentò di adattarle all’occhio e all’orecchio di persone che parlavano greco, per farle meglio accogliere nel mondo ellenico.

Gli Apologisti del II secolo erano uomini di livello culturale rispettabile, ma ora il Cristianesimo richiedeva i servizi di intellettuali maggiormente formati, come quelli che si potevano trovare nell’ambiente culturale di Alessandria, che era la vera capitale del mondo ellenistico. Oriente e Occidente vi si erano incontrati ed affrontati sin da quando Alessandro Magno aveva fondato la città. Qui, al tempo di Gesù e di Paolo, il filosofo ebreo Filone tentò di dimostrare che la religione ebraica poteva essere rappresentata e compresa in termini di filosofia greca, dandone così una giustificazione ancor prima di un giudizio razionale.

Conseguentemente, non fu una novità quando due secoli più tardi la tradizione ellenica e quella cristiana vennero a porsi l’una di fronte all’altra in questo crocevia della storia. Tanto a lungo Greci e Cristiani avevano vissuto nel medesimo ambiente in stato di ostilità non dichiarata e solo occasionalmente avevano comunicato fra loro opinioni ed argomenti. Questo scambio doveva essere condotto, d’ora in avanti, non solo su più larga scala, ma anche ad un livello più alto, come appare dai famosissimi esempi di quella grande controversia fra dotti greci e cristiani, che si identifica nel Contra Celsum di Origene e nel Contro i Cristiani di Porfirio.

Questi attacchi testimoniano la nascita di una vera e propria scienza cristiana e di una teologia filosofica, che mai avrebbe potuto svilupparsi se fede cristiana e tradizione filosofica greca non si fossero incarnate in due importantissimi protagonisti di questa integrazione e commistione reciproca, cioè Clemente Alessandrino ed Origene. Fu appunto questa unione di due mondi in una sola persona a produrre una sintesi altamente complessa fra pensiero greco e cristiano.

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